Una strana tendenza, scoppiata negli USA una decina di anni fa e che negli ultimi tempi sta prendendo piede anche qui in Europa: quella di non lavarsi, o meglio di lavarsi poco o nulla.
Perché? Beh… una moda. Ma non solo: gli “Unwashed”, infatti, che vantano anche molti insospettabili (tra cui addirittura alcuni divi hollywoodiani!) nelle loro fila, asseriscono che la loro sia anche e soprattutto una scelta a carattere etico e che tra i più importanti obiettivi di questa loro astensione dalla cura della propria persona, ci sia quello di ridurre gli sprechi di acqua e l’inquinamento.
Già, perché per una doccia servono in media cinquanta litri d’acqua che, sommati a quelli che utilizziamo direttamente o indirettamente ogni giorno, ci porta a un consumo pro capite quotidiano di 245 litri (dati Istat, 2015)!
Fulco Pratesi, 82enne ed ex presidente del Wwf, si batte da tanti anni contro gli sprechi d’acqua. In un’intervista, ha spiegato al Corriere della Sera che “Un bagno ogni dieci giorni, almeno d’inverno, è sufficiente”. Ma non solo: l’uomo ha anche rivelato di non essersi mai fatto una doccia in vita sua e di non aver mai utilizzato alcun deodorante. Però ci tiene a sottolineare come “Ascelle, piedi e parti intime bisogna lavarli quasi ogni giorno” e che “Per evitare di puzzare si deve anche stare attenti a ciò che si mangia, evitando aglio e cipolla”.
Ma… qui in Italia? Abbiamo esempi di questo tipo? Sembra proprio di sì. Lo scrittore Mauro Corona vive da solo fra i monti e un anno fa ha rivelato che si fa una doccia al mese (non tralasciando, però, di lavare quotidianamente le sue parti intime) così da preservare l’equilibrio della propria pelle. Ciò viene asserito anche dai francesi, che si tengono lontani dalla doccia in quanto lavarsi troppo spesso, secondo loro, sarebbe solo un’abitudine quotidiana dovuta alla pubblicità e al consumismo esplosi dopo gli anni ‘70. Che i cugini francesi, popolo senza bidet, non siano (almeno per noi) troppo credibili in materia di igiene personale… è un altro discorso.
Comunque, qui da noi non si parla tanto di “docce settimanali”, quanto del lato consumistico dell’igiene. In diversi blog, infatti, che esaltano la tendenza “Unwashed”, vengono proposti prodotti alternativi a sapone, bagnoschiuma, shampoo e viene proposto di eliminare il dentifricio a favore di acqua e bicarbonato.
Per concludere con una frase di Pratesi: “Se sei sano e vivi una vita semplice qualche doccia in meno non è un problema”…
Fonte: Corriere della Sera