Closing Milan, è ufficiale: Berlusconi lascia, Li è il nuovo proprietario

La lunghissima attesa è finita, l’ufficialità è arrivata: dopo 31 anni di presidenza finisce l’era Berlusconi e inizia quella del Milan cinese.

Giunge così al termine una delle più grandi epopee della storia del calcio, un’avventura impreziosita da 29 trofei che hanno portato per anni il club rossonero a rappresentare il top a livello mondiale e ne inizia una nuova sotto la guida del gruppo Rossoneri Sport Investment Lux di Li Yonghong.

A confermare in maniera definitiva la chiusura della trattativa che ha sancito il passaggio di mano del Milan da Silvio Berlusconi alla proprietà cinese è stato un comunicato in cui si specifica che il costo complessivo dell’operazione ammonta a 740 milioni di euro.

L’accelerata definitiva era arrivata mercoledì quando è sbarcato a Milano Li, colui che è diventato il nuovo azionista di maggioranza del Milan. Nella mattinata di giovedì presso lo studio legale Gianni Origoni&partners sono state apposte le firme necessarie per il passaggio di consegne.

Alla riunione ha preso parte anche Adriano Galliani, storico ad rossonero dell’era Berlusconi, che ha lasciato lo studio dove si stava chiudendo l’accordo, poco dopo le 12,00 da un’uscita secondaria.

Il tutto nelle ore in cui arrivava anche l’ultimo bonifico che di fatto ha sancito uno dei momenti più importanti della storia non solo del club meneghino ma di tutto il calcio italiano.

Nasce quindi ufficialmente il nuovo Milan cinese, e si chiude una storia iniziata il 20 febbraio del 1986.

Berlusconi lascia dopo aver spinto i rossoneri alla conquista di 8 Scudetti, 5 tra Coppe Campioni e Champions League, 3 tra Coppe Intercontinentali e Mondiali per Club, 7 Supercoppe Italiane, 5 Supercoppe Europee e una Coppa Italia, risultati questi che hanno fatto di lui uno degli uomini più vincenti della storia del calcio mondiale.

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